La malattia di Alzheimer (o demenza senile) è una forma di demenza che colpisce il cervello e la causa è sconosciuta. Nel tessuto cerebrale di una persona colpita da demenza senile si accumulano numerose placche formate da proteine anomale (la beta-amiloide e la proteina tau-iperfosforilata). Queste placche provocano il cattivo funzionamento dei neuroni e, successivamente, la loro degenerazione definitiva: tutto il cervello va in progressiva atrofia (rimpicciolimento) ed iniziano a comparire i sintomi, aggravandosi poi nel tempo man mano che la morte dei neuroni diviene sempre più evidente.
Una forma molto simile come quadro clinico, ma con cause diverse, è la demenza vascolare; in questo caso il cervello viene colpito nel tempo da tanti minuscoli infarti e la conseguenza finale è la stessa: la morte progressiva di aree importanti del tessuto cerebrale, fino alla comparsa dei sintomi conclamati, molto simili alla malattia di Alzheimer.
I primi sintomi della malattia di Alzheimer
La malattia di Alzheimer esordisce in modo molto subdolo, confondendosi spesso con sintomi legati alla stanchezza e ad una maggiore distrazione. Uno degli errori più comuni è quello di pensare alla demenza di Alzheimer solo quando una persona inizia a perdere oggetti o a non ricordare degli eventi; la perdita di memoria, infatti, è un sintomo di una fase già avanzata della malattia.
La persona colpita appare apatica e disinteressata da argomenti ed attività a cui prima era molto interessata. Spesso la persona si ferma a fissare l'oggetto o l'attività da eseguire ma non ha reazioni, la guarda senza reazioni e torna indietro a sedersi con lo sguardo perso nel vuoto. Ad esempio, una donna che ha sempre amato cucinare, all'improvviso le chiedete di farlo, lei va vicino alla cucina, tocca gli oggetti, si guarda intorno spaesata e si siede, questo è già un sintomo.
Un altro sintomo molto comune è quello di invertire il ritmo sonno-veglia e sentir dire durante la mattina "è quasi sera" o la sera "che ci si è appena alzati questa mattina"; non riconoscere i momenti della giornata (mattina, pomeriggio, sera e notte) è un sintomo allarmante. Molto spesso, le persone malate passano tutta la notte in piedi senza motivo, girovagando per casa o, peggio ancora, in giro fuori casa, abbandonando la casa senza che i parenti se ne accorgano.
La malattia di Alzheimer con sintomi aggressivi e persecutori
Una forma molto grave di malattia di Alzheimer o di demenza vascolare è quella che esordisce con sintomi aggressivi: la persona colpita si presenta molto violenza, fisicamente e verbalmente, appare in preda quasi ad una furia, colpisce gli altri con le mani, picchia le persone, si dimostra improvvisamente violento mentre prima non lo era. Se si tratta di anziani, controllate se l'altro coniuge ha improvvisamente lividi o graffi o vi riferisce di essere stato picchiato. Fate attenzione mentre cercate di salvaguardare la persona da gesti che sta commettendo (es. maneggiando i fornelli) o mentre tenta di scappare verso un luogo convinta di dover fare una commissione importante: gesti come calci o pugni potrebbero essere comuni.
Le manie di persecuzione sono comunissime: un vostro parente è costantemente in fissa con un argomento, ripete sempre la stessa cosa, è convinto che qualcuno l'abbia offeso, derubato, minacciato, spiato, preoccupatevi!
La perdita di memoria in questa malattia colpisce soprattutto la memoria recente: per fare un esempio, una donna o un uomo colpito da Alzheimer ricorda benissimo il tempo in cui andava a scuola, le vicende vissute da bambino, il suo matrimonio, la nascita dei figli, mentre non ricorda cosa ha cucinato a pranzo, chi è venuto in visita il giorno prima, dove si trova attualmente.